Cos’è il Decreto Salva Casa
È un intervento normativo che non introduce un condono edilizio, ma un meccanismo di regolarizzazione delle piccole difformità edilizie.
Ha lo scopo di “armonizzare” la realtà immobiliare esistente con la normativa urbanistica, semplificando la vita ai proprietari di immobili con irregolarità lievi o formali.
Per ottenere la sanatoria non serve più che l’intervento sia conforme sia alla normativa vigente oggi, sia a quella in vigore al momento della realizzazione.
Basta la conformità attuale.
Opere in contrasto con vincoli urbanistici, ambientali o paesaggistici.
Interventi che non rientrano nelle “tolleranze” e non possono essere giustificati come difformità minori.
Ha ribadito che il Decreto Salva Casa non ha efficacia retroattiva.
Non si applica agli abusi già accertati o oggetto di contenzioso prima della sua entrata in vigore.
Conferma che gli abusi gravi restano insanabili: non è possibile invocare il decreto per evitare demolizioni, sanzioni o procedimenti penali.
Attenzione: tentare di regolarizzare opere non rientranti nei limiti può diventare un boomerang, perché equivale ad autodenunciarsi.
✅ In pratica:
Il Decreto Salva Casa è uno strumento utile per regolarizzare piccole irregolarità edilizie (spostamenti di tramezzi, misure non perfette, piccole opere senza titolo).
❌ Non è un condono, non cancella abusi pesanti e non sana costruzioni abusive totali.
Le principali novità
Per ottenere la sanatoria non serve più che l’intervento sia conforme sia alla normativa vigente oggi, sia a quella in vigore al momento della realizzazione.
Basta la conformità attuale.
Difformità formali (es. errori o interpretazioni diverse delle norme).
Tolleranze costruttive: piccoli spostamenti di tramezzi o variazioni di misura.
Parziali difformità e variazioni essenziali che prima erano insanabili per la doppia conformità.
Tolleranze costruttive: piccoli spostamenti di tramezzi o variazioni di misura.
Parziali difformità e variazioni essenziali che prima erano insanabili per la doppia conformità.
3. Nuove tolleranze edilizie (per interventi ultimati entro il 24 maggio 2024):
2% → unità > 500 mq
3% → unità tra 300-500 mq
4% → unità tra 100-300 mq
5% → unità < 100 mq
6% → unità < 60 mq
Per lavori dal 25 maggio 2024 in poi → tolleranza costruttiva unica del 2%.
2% → unità > 500 mq
3% → unità tra 300-500 mq
4% → unità tra 100-300 mq
5% → unità < 100 mq
6% → unità < 60 mq
Per lavori dal 25 maggio 2024 in poi → tolleranza costruttiva unica del 2%.
Sono liberalizzati senza permessi:
tende e pergotende,
vetrate panoramiche amovibili (VePA).
tende e pergotende,
vetrate panoramiche amovibili (VePA).
Costruzioni totalmente abusive (realizzate senza alcun titolo abilitativo).
Opere in contrasto con vincoli urbanistici, ambientali o paesaggistici.
Interventi che non rientrano nelle “tolleranze” e non possono essere giustificati come difformità minori.
Ha ribadito che il Decreto Salva Casa non ha efficacia retroattiva.
Non si applica agli abusi già accertati o oggetto di contenzioso prima della sua entrata in vigore.
Conferma che gli abusi gravi restano insanabili: non è possibile invocare il decreto per evitare demolizioni, sanzioni o procedimenti penali.
Attenzione: tentare di regolarizzare opere non rientranti nei limiti può diventare un boomerang, perché equivale ad autodenunciarsi.
✅ In pratica:
Il Decreto Salva Casa è uno strumento utile per regolarizzare piccole irregolarità edilizie (spostamenti di tramezzi, misure non perfette, piccole opere senza titolo).
❌ Non è un condono, non cancella abusi pesanti e non sana costruzioni abusive totali.
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